La chiesa di San Pietro Apostolo

Come vostro connazionale, nato a Wadowice, e allo stesso tempo come servitore della Chiesa Universale nella capitale di San Pietro a Roma, vi auguro che in questa nuova chiesa voi possiate ascoltare le parole della professione di Pietro: "Tu sei Cristo, il Figlio del Dio vivente". Vorrei che queste parole fossero ascoltate qui di generazione in generazione, sempre con lo stesso potere salvifico con il quale sono state ascoltate per due millenni.

Giovanni Paolo II

"Habemus Papam", le parole pronunciate dal cardinale Pericle Felici il 16 ottobre 1978, annunciavano un grande cambiamento nella Chiesa cattolica. Il nuovo Papa Giovanni Paolo II divenne il primo pontefice non italiano in quattrocento cinquanta anni di storia, oltre tutto proveniva "da un paese lontano", come lui stesso ebbe a dire in quell’occasione.

Poco dopo l’elezione a pontefice, a Wadowice si decise di costruire un nuovo tempio, come voto di gratitudine e commemorazione per l’importante momento storico. Durante la prima visita nella sua città natale, nel 1979, fu concordato che la nuova chiesa sarebbe stata collocata in via Zegadłowicz (oggi Aleja Matki Bożej Fatimskiej).

L'attentato del 13 maggio 1981 alla vita di Giovanni Paolo II contribuì ad ampliare le intenzioni votive. La nuova chiesa dedicata a San Pietro Apostolo diventò da quel momento in poi un segno di ringraziamento per l’elezione e l’incolumità del Santo Padre. La concezione architettonica e urbanistica venne affidata al gruppo sotto la guida del prof. Tadeusz Szafer (1920-2017) di Cracovia. La costruzione del luogo di fede venne effettuata negli anni 1984-1991 e fu portata a termine con il supporto dei cittadini di Wadowice. I parrocchiani non solo diedero offerte, ma parteciparono anche personalmente ai lavori di costruzione. L’onere dell'organizzazione fu affidato a don Michael Piosek (1944-1993), vicario di lunga data della parrocchia della Presentazione della Beata Vergine Maria, che in seguito divenne parroco della nuova parrocchia. Il sacerdote si dedicò a questo lavoro senza risparmiare energia, forza e salute. Era l'anima di tutte le attività, incoraggiava e mobilitava i parrocchiani allo sforzo e al sacrificio, sconfiggeva le barriere burocratiche, reperiva i materiali da costruzione (all’epoca non era facile trovarli), sovrintendeva ai lavori e tanto altro ancora. Nel 1985 organizzò un pellegrinaggio di fedeli a Roma, il 29 maggio nell’udienza papale, ricevette dal pontefice la benedizione per la nuova parrocchia e il tempio in costruzione.

La consacrazione solenne dell’edificio religioso ebbe luogo il 14 agosto 1991, in occasione della seconda visita di Giovanni Paolo II a Wadowice. Nella piazza antistante la chiesa il Santo Padre  celebrò la Messa solenne. Alla processione della donazione parteciparono delegazioni di diversi circoli di Wadowice: gli operai che avevano costruito la chiesa, insegnanti, operatori dei servizi sanitari, delegazioni degli artigiani, dei minatori e della comunità montana. Il Papa effettuò l'incoronazione della statua della Madonna di Fatima, che il vescovo di Fatima aveva offerto alla nuova parrocchia di Wadowice.

Benedetto da Giovanni Paolo II, complesso sacro di San Pietro Apostolo, simbolizza il cammino del pontefice da Wadowice, alla cattedrale di Wawel fino al soglio di San Pietro. Si compone di una chiesa, la cappella di Cristo Re, una casa catechistica con un presbiterio e una torre indipendente.